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Scopri il segreto dello stufato di manzo alla birra scura e le curiosità che non conoscevi

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La birra artigianale non è solo la regina delle bollicine da sorseggiare in compagnia. È un ingrediente versatile e sorprendente che, in cucina, può trasformare piatti semplici in esperienze gastronomiche indimenticabili. Il suo potere non risiede solo nell’aggiungere sapore, ma nel marezzare le carni, nel lievitare gli impasti e nel creare salse complesse e avvolgenti.

Oggi vi portiamo nel cuore della cucina comfort con una ricetta infallibile: lo Stufato di manzo alla birra scura. Un piatto ricco di storia e sapore, dove la birra non è una semplice comparsa, ma la vera protagonista.

Imperial stout
Imperial Stout

Stufato di manzo alla birra scura

Ingredienti (per 4-6 persone):

  • 1 kg di polpa di manzo per spezzatino (es. girello o reale)

  • 2 cipolle grandi

  • 2 carote

  • 2 coste di sedano

  • 3 spicchi d’aglio

  • 500 ml di birra scura (una Porter o una Stout sono l’ideale)

  • 200 ml di brodo di carne

  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro

  • 2 foglie di alloro

  • 1 rametto di rosmarino

  • Farina q.b.

  • Olio extravergine d’oliva

  • Sale e pepe nero

Procedimento:

  1. Preparazione: Tagliate la carne a cubetti non troppo piccoli. Asciugatela con carta da cucina e infarinatela leggermente, scuotendo per eliminare l’eccesso. Tagliate le cipolle a fette, le carote e il sedano a tocchetti e tritate finemente l’aglio.

  2. Rosolatura: In una pentola capiente (preferibilmente una coccia o una pesante), scaldate un filo d’olio. Rosolate la carne a fuoco vivace in più riprese, senza affollare la pentola, in modo che ogni cubetto si colori bene su tutti i lati. Questo passaggio è fondamentale per sviluppare il sapore. Togliete la carne e tenetela da parte.

  3. Soffritto: Nella stessa pentola, aggiungete un altro giro d’olio se necessario e fate appassire le cipolle, le carote e il sedano per 5-7 minuti. Aggiungete l’aglio tritato e fate profumare per un minuto.

  4. La magia della birra: Unite il concentrato di pomodoro e mescolate per un minuto. Versate la birra scura e, con un mestolo di legno, raschiate il fondo della pentola per sciogliere i preziosi residui della rosolatura (questa tecnica si chiama deglazing). Lasciate sobbollire per un paio di minuti per far evaporare parte dell’alcool.

  5. Cottura lenta: Riportate la carne nella pentola. Aggiungete il brodo, l’alloro e il rosmarino. Portate a un leggero bollore, poi abbassate il fuoco al minimo, coprite con un coperchio e fate sobbollire dolcemente per almeno 2 ore e mezza / 3 ore, fino a quando la carne sarà tenerissima e si sfalderà alla forchetta. Mescolate di tanto in tanto e, se il liquido si dovesse asciugare troppo, aggiungete un po’ di brodo caldo o acqua.

  6. Regolazione di sapore: A fine cottura, levate le erbe aromatiche. Assaggiate e regolate di sale e pepe. Se la salsa è troppo liquida, potete addensarla facendo restringere a fuoco vivace per qualche minuto senza coperchio.

Servite lo stufato ben caldo con una generosa spolverata di prezzemolo tritato e un contorno di purè di patate cremoso o polenta, perfetti per raccogliere ogni goccia della salsa.

Perché usare la birra in cucina? Informazioni utili e curiose

La birra non è solo un liquido: è un concentrato di aromi, zuccheri e acidità che reagisce in modo unico al calore.

  1. Marezzatura e Tenerizzazione: L’alcool e l’acidità presenti nella birra agiscono come un “ammorbidente” naturale sulle fibre proteiche della carne, rendendola incredibilmente tenera. Gli zuccheri del malto, invece, caramellano durante la cottura, donando colore e profondità.

  2. Quale birra scegliere? La regola d’oro:

    • Birre Chiare (Pilsner, Lager): Sono leggere e leggermente amarognole. Perfette per marinare pesce (come le acciughe), per le battute di pesce o per cuocere le cozze.

    • Birre Ambrate o Rosse (Ale, Amber Ale): Hanno note tostate e maltate. Ideali per stufati di maiale, brasati e salse per arrosti.

    • Birre Scure (Porter, Stout): Ricche, con sentori di caffè, cioccolato e caramello. Sono le regine dei piatti di manzo, delle carni selvaggine e dei dolci al cioccolato. Provatele in un brownie!

  3. Una storia antica: L’uso della birra in cucina affonda le radici nel Medioevo. In molte regioni del Nord Europa, dove il vino era costoso e raro, la birra era il liquido di cottura più comune per zuppe e stufati. La carbonnade flammande, un famosissimo stufato belga, ne è un diretto discendente.

  4. La birra che lievita: L’uso della birra negli impasti è un trucco antico. L’anidride carbonica naturale e i lieviti residui aiutano la lievitazione, rendendo soffici e fragranti frittelle, pancake e persino la pasta della pizza. La birra chiara è ottima per una pastella leggera e croccante per friggere pesce e verdure.

  5. Curiosità: L’equazione della pinta perfetta (quasi!)
    Esiste una formula, resa celebre dal matematico e fisico Michael Faraday, che calcola la velocità con cui si svuota un barile in base all’altezza della birra rimanente e alla posizione del rubinetto. Sebbene sia più una curiosità fisica che una regola per la spesa, ci ricorda che persino dietro un gesto semplice come versare una birra, si nasconde un mondo di scienza e piacere.

Insomma, la prossima volta che avanza una bottiglia di birra, non pensatela come un avanzo. È un ingrediente segreto, un concentrato di storia e scienza, pronto a stupirvi ai fornelli. Buona cucina e… buona bevuta!

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